COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO TARES

Il Gruppo Tares ha diffuso il comunicato stampa a tutti i media coinvolti nel settore:

 

Con l’entrata in vigore dell’art. 14 del D.L. 201/2011, la Tares dal 1° gennaio 2013 sostituirà la Tassa Raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani (Tarsu) e la Tariffa di Igiene Ambientale (Tia1, Tia2).

Il nuovo prelievo sarà inoltre integrato da una quota di € 0,30 al mq di superficie tassata (elevabile ad € 0,40) a copertura dei servizi indivisibili del Comune (es. illuminazione pubblica, manutenzione strade, ecc).

Occorre però precisare che il Regolamento attuativo previsto per il 31 ottobre non è stato emanato e che quindi tutti i Comuni dovranno far riferimento al DPR 158/99 per la determinazione della nuova TARES.

Il metodo previsto dal DPR 158 è quello comunemente chiamato “metodo normalizzato” con tariffa binomia:

  1.  una quota fissa determinata sulla base della superficie occupata (quella calpestabile nella vecchia norma e quella “catastale” con la Tares) corretta con coefficienti per ognuna delle categorie individuate
  2. una quota variabile determinata sulla base del nucleo per le utenze domestiche e sulla base della superficie corretta con coefficienti di produttività per le utenze non domestiche.

Un importante aspetto previsto dalla nuova norma è la possibilità di gestire il prelievo come corrispettivo se i comuni hanno avviato sistemi di misurazione puntuale: sistema questo che permetterebbe di arrivare ad un’effettiva applicazione del principio comunitario “chi inquina paga” tariffando sulla base di quanto ogni cittadino conferisce al circuito di raccolta comunale. Il corrispettivo, in questo caso, può essere gestito direttamente dal soggetto affidatario del servizio.

Il gruppo TARES (www.tares.it), nato da più di un anno e composto da Enti Locali, Aziende Pubbliche e private, consulenti ambientali, ha analizzato e fatto proposte concrete che hanno avuto il loro compimento con il primo convegno nazionale sulla Tares svoltosi a Roma il 23 ottobre scorso durante il quale sono stati illustrati gli emendamenti che secondo pareri unanimi renderebbero applicabile e sostenibile la Tares. Il Gruppo costituito rappresenta una rete forte e autorevole, grazie alla presenza di soggetti che vantano esperienza tecnica applicata in igiene ambientale e che sono in grado sia di fornire e condividere quadri interpretativi, sia di proporre soluzioni normative adeguate. Il gruppo nel suo insieme serve, in un territorio che va  dal Nord al Sud, circa 5 milioni di abitanti.

Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi soggetti che operano nel settore oltre che di alcuni membri della commissione Ambiente di Camera e Senato e di rappresentanti ministeriali.

Il risultato è stato molto positivo poiché gli emendamenti sono poi stati presentati al Senato alla commissione Bilancio all’interno del pacchetto sviluppo.

I parlamentari che hanno partecipato hanno finora svolto un ottimo lavoro e alcuni degli emendamenti sono già stati approvati in Commissione Ambiente alla Camera all’interno del Decreto di modifica del Testo Unico Ambientale.

Riteniamo però che quanto fatto finora non sia ancora sufficiente poiché alcuni elementi della norma rendono sicuramente arduo l’avvio per la quasi totalità dei Comuni.

Sappiamo che sono state avanzate altre richieste di emendamenti sulla base di indicazioni che arrivano ai vari parlamentari e quello che ci preoccupa è la mancanza di un coordinamento politico delle varie proposte che provengono da più parti. Infatti, molte di queste sono già comprese nel nostro documento che è stato presentato sia alle parti politiche che governative e, nonostante ciò, vengono riprese da più parti come se fossero delle novità.

L’obiettivo del nostro gruppo rimane anche quello di eliminare la frammentazione delle proposte e di ricondurre, dopo un’analisi ampia e attenta, a un’unica proposta qualificata le varie istanze provenienti da tutte le realtà interessate all’applicazione della norma. Il risultato ottenuto dal nostro lavoro è stato da tutti apprezzato e ritenuto valido, efficace e sostenibile.

Ci chiediamo perché in presenza di un tale patrimonio di proposte non si faccia un ulteriore sforzo da parte del Legislatore e del Governo (tutti informati del nostro lavoro e tutti coinvolti nei vari passaggi) per dare certezze a quanti aspettano di pianificare le attività per questa ormai imminente partenza della norma.

Chiediamo pertanto a tutti i Comuni, alle Aziende e a coloro che a vario titolo sono coinvolti nell’applicazione di questa norma di partecipare assieme a noi per rendere più ampia possibile la visibilità delle proposte del gruppo e per sensibilizzare maggiormente parte politica e Governo a rivedere alcuni punti dell’attuale norma. A questo scopo l’adesione al nostro gruppo, volontaria, gratuita e solo con la compilazione di una semplice scheda, permette di dar maggior forza e impulso alla nostra attività di promuovere proposte di “buon senso” che rendano applicabile la nuova norma.

Puntiamo ancora su un aspetto che maggiormente porterà ripercussioni negative: la superficie catastale. Quasi nessun Comune dispone infatti della superficie catastale (così come pare non sia facilmente acquisibile dall’Agenzia del territorio) e ci si chiede se non si ritiene di buon senso la proposta di tassare “almeno l’80% della superficie catastale” piuttosto che chiedere, come fa la norma attuale, di tassare esattamente l’80% di essa. Si ha idea delle difficoltà e delle rigidità che porterà questo vincolo all’interno degli uffici comunali? Non sarebbe auspicabile farle svanire con una norma chiara, applicabile, non da interpretare, producendo un efficace e tangibile vantaggio per tutti: Stato, Enti periferici, Aziende e Cittadini?

I Coordinatori del Gruppo Tares

Milano 5.12.2012

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