TARES E IMU – COMUNICATO DEL GRUPPO

7 Maggio 2013

Al Presidente del Consiglio

Ai Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico

Ai presidenti della Camera e del Senato

Ai presidenti delle Commissioni Ambiente e Bilancio di Camera dei deputati e Senato

Ai capigruppo di Camera dei Deputati e Senato

A tutti i Deputati e Senatori

 

A seguito delle prime dichiarazioni del Governo rilasciate in relazione alla sospensione della scadenza IMU di giugno 2013 in merito alla ipotizzata creazione di un’unica imposta comunale sui servizi, il Gruppo Tares invita a porre l’attenzione sui seguenti aspetti:

1.    Auspichiamo che la maggiorazione di € 0,30relativa ai servizi indivisibiliattualmente presente nella Tares venga incorporata nella prospettata  imposta unica sugli immobililasciando quindi alla Tares la sola componente rifiuti

2.        La componente del tributo/tariffa prevista dal vigente art.14 del D. L. 201/2011 istitutivo della TARES  relativa alla copertura integrale dei costi dei servizi di Igiene Ambientale fornisce alle Amministrazioni comunali un valido strumento di razionalizzazione della spesa, di trasparenza nei costi,di  efficienza del servizio.

Inoltre, l’impianto stesso del Piano finanziario (che sta alla base dell’applicazione tariffaria)  dà la possibilità di individuare meccanismi virtuosi di gestione coinvolgendo direttamente i contribuenti nel miglioramento dei servizi ed evidenziando in bolletta i benefici. Tutto ciò è riscontrabile in tutte quelle realtà dove in questi anni è stata applicata con successo la Tariffa di Igiene Ambientale TIA (sia presuntiva che puntuale) che in molti casi ha portato addirittura a una riduzione delle tariffe rispetto a quelle della TARSU.

Non a caso, tutti comuni che fino al 2012 hanno applicato la TIA, possono fregiarsi di una Tares che non comporterà nessun aumento (a meno della componente servizi indivisibili) rispetto all’anno scorso, rispettando comunque la copertura del 100% dei costi.

 3.     Riteniamo che per un servizio come quello sui rifiuti, la forma più equa, razionale e più in linea con le norme comunitarie (chi più inquina più paga), sia proprio quella di una tariffa commisurata ai rifiuti prodotti e  al servizio reso, . Serve uno strumento di trasparenza ed equità economica in grado di guidare l’evoluzione del settore verso l’efficienza ambientale, non l’appiattimento dei pagamenti in una generica e indistinta tassazione su casa e servizi che non incentiva i comportamenti virtuosi degli utenti  né l’efficienza del sistema industriale.

4. Chiediamo una maggiore attenzione a questo tema chiedendo che non vengano diffuse ipotesi di nuovi tributi/imposte se prima non siano state valutate attentamente le conseguenze che esse potrebbero provocare.

5. Ci rendiamo disponibili a qualsiasi  richiesta di chiarimenti o ipotesi di lavoro sul tema, forti della nostra esperienza derivante da una gestione che ha portato diverse realtà italiane ad eccellere nei risultati sia dal punto di vista ambientale sia su quello economico/finanziario. Prima di tutto va evitato il rischio di “far scomparire” la Tariffa rifiuti e va realizzata la sua separazione dal tributo per i servizi indivisibili.  In seguito  proponiamo di organizzare una riflessione tecnica ed esperienziale in sede parlamentare  sulla  “riforma della TARES”,   che si muova in senso comunitario e che sappia partire dalle migliori pratiche realizzate anche nel nostro paese.

Coordinamento Gruppo Tares

www.tares.it

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