NIENTE PROROGA PER LA TARES

Il Consiglio dei Ministri del 27 Marzo non ha preso alcuna decisione in merito alla proposta di proroga della Tares al 1.1.2014 presentata da più parti.

Quello che continua a deludere, in questa vicenda, non è tanto e solo l’incapacità del governo di decidere, quanto la non consapevolezza degli effetti di “nessuna decisione” in merito.

Lasciando perdere quindi la proposta di proroga, ci si chiede: che pericoli o rischi poteva comportare la decisione di permettere ai Comuni di determinare, anche per il primo anno, le scadenze e le modalità di pagamento? Non avrebbe avuto nessun effetto sulla copertura finanziaria per lo Stato.

Ricordiamo infatti che la prima scadenza è fissata per legge a Luglio e le modalità di pagamento previste al momento c’è solo il modello unico di pagamento (F24 o bollettino analogo)  e ad oggi non sono ancora disponibili i codici tributo per l’utilizzo del modello F24.

Il rinvio a Luglio della prima scadenza di pagamento, assurda, incomprensibile e irresponsabile, sta provocando in molte aziende del settore enormi problemi di natura finanziaria che li ha già portati ad accedere al credito con pagamenti di interessi (che non sono quelli legali) che ricadranno comunque su cittadini e imprese nella prossima bolletta Tares.

Il rischio di una crisi di liquidità potrà avere come effetto dirompente il blocco del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in tutta Italia.

Questa cecità e irresponsabilità non è più tollerabile e crediamo sia arrivato il momento di prendere iniziative, anche eclatanti, per far capire che oltre un certo limite non si può andare e che chi ha responsabilità è opportuno che decida e non nasconda la testa sotto la sabbia.

IL 3 APRILE IL GRUPPO DI COORDINAMENTO TARES SI RIUNIRA’ PER VALUTARE LE INIZIATIVE DA SOTTOPORRE ALL’INTERO GRUPPO TARES.

INVITIAMO QUINDI TUTTI A UTILIZZARE IL BLOG PER PROPORRE IDEE E INIZIATIVE UTILI IN MERITO.

 

5 Replies to “NIENTE PROROGA PER LA TARES”

  1. Paolo Contó28/03/2013 at 18:32

    Il Consorzio Priula e il Consorzio Tvtre mediante la propria società in house Contarina provvederanno alla fatturazione della tariffa corrispettivo in acconto, con o senza intervento normativo. Senza alcuna maggiorazione, nemmeno l’incostituzionale quota per i “servizi comunali indivisibili”. Non possiamo permettere che l’inerzia di chi ha responsabilità di governo e la colpa grave di chi ha costruito il mostro giuridico della Tares mettano in ginocchio una delle esperienze che in Italia e all’estero ci invidiano come risultati e costi.
    Non temo ricorsi, perchè a chi si appella a questioni giuridiche io potrò opporre i fatti e i risultati, poco importa delle conseguenze.
    Da questo sito invito tutti a disobbedire civilmente, ovvero a emettere la bollettazione con gli strumenti vigenti, gestendo dilazioni senza aggravio di costi per chi non ce la fa per motivi economici e finanziari.
    E a dare adesione su questo blog alla disobbedienza civile

    1. cristina taglioli09/04/2013 at 10:11

      Buongiorno,
      fatturare la tariffa corrispettivo in acconto vuol dire quindi applicare anche l’iva?

  2. Mario Santi29/03/2013 at 15:25

    Uscire dall’emergenza camminando verso la riforma

    Per uscire dal “pasticcio” in cui Comuni e gestori sono stati messi dalla gestione scellerata della vicenda Tares bisogna mettere in campo una vasta alleanza che veda Comune, gestori, riscossori, associazioni di impresa per esplorare e gestire in modo coordinato le forme possibili di pressione.
    Si può arrivare alla molto “mediatica” sospensione dei servizi, ma sarebbe preferibile chiedere la solidarietà di cittadini e imprese alla pratica in forma coordinata di una disobbedienza civile che pratichi le proposte che difendono modi, tempi e forme delle riscossione (bollette anticipate, su RID, ecc.).
    L’adesione all’appello lanciato il 28 marzo su questo blog dal Direttore dei Consorzi Priula a Tvtre può essere un punto di partenza con cui Governo e parlamento non potrebbero non confrontarsi.
    Da qui bisogna poi riprendere anche una proposta sulla riforma strutturale dell’istituto tariffario.
    La proposta più adeguata mi sembra quella di legare con un unico provvedimento normativo la possibilità di proroga al 2013 della situazione di gestione del prelievo del 2012 (riscuotere la prima rata prima di luglio e di emettere bollette che oltre agli F24 possano utilizzare i RID) ad una dead line che renda “ineludibile” la piena applicazione della nuova tariffa (con la copertura al 100% dei costi del servizio) al 01.01.2014. Se si vuole combattere la logica del passaggio “da proroga a proroga” bisogna cioè che con lo stesso provvedimento “di emergenza” vadano definiti tempi e modalità di gestione per arrivare a gennaio con una situazione di piena applicabilità della tariffa.
    L’apertura di forum (telematici e fisici) gestiti da una cabina di regia composta dai Ministeri di Ambiente e Finanze potrebbe discutere dei principali nodi della gestione, dal ruolo del gestore alla forme della riscossione, dalla riforma del DPR 158/99 alla effettività della commisurazione tra prelievo e servizi erogati /rifiuti conferiti (che va affermata sempre e al di là della sua forma giuridica).
    Si potrebbe arrivare così a “Stati generali delle Tariffa” che offrendo un quadro gestionale definito entro ottobre novembre rendano possibile un tempestivo intervento del legislatore che crei le condizioni gestionali per la partenza per il 01.01.2014.
    29 marzo 2103 Mario Santi

  3. stefano frascaro31/03/2013 at 15:25

    Il tempo è ormai scaduto e chi subirà più di tutti questi ritardi della malapolitica saranno nuovamente le famiglie i contribuenti onesti i meno abbienti e soprattutto le aziende.
    E’una corsa contro il tempo, come amministratore comunale in quanto Assessore, propongo al Gruppo di Cordinamento Tares di prendere in considerazione la possibilità di preparare una bozza di deliberazione di consiglio comunale da inviare a tutti i comuni d’Italia e da approvare nel più breve tenmpo possibile, in cui si chieda al governo italiano e al parlamento il rinvio al 01.01.2014 investendo della vicenda in modo da accelerare il tutto i prefetti delle rispettive provincie in quanto Uffici territoriali del Governo.
    Un atto simbolico ma che può a mio modesto parere smuovere le acque e dare una risposta esaustiva a tale e angoscioso problema.

  4. gianluigi cagna01/04/2013 at 11:45

    E’ UNA VERGOGNA ,
    LA TARES OLTRE CHE INGIUSTA SOSTITUISCE LA TASSA RIFIUTI, SENZA TENER PRESENTE CHE LA LOGICA E’ NON NELL’ INTRODURRE AGGRAVI DI COSTO, MA DISCLIPLINARE CHI RISPARMIA: CHI MENO PRODUCE RIFIUTI MENO PAGA,
    CHI PIU’ INQUINA PIU’ PAGA.

    ….

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